Col vescovo Spinillo a Ducenta la festa del beato Manna

Col vescovo Spinillo a Ducenta la festa del beato Manna

La comunità Pime ha accolto vescovo di Aversa nella festa liturgica del beato. La celebrazione eucaristica è stata anche l’occasione per ricordare padre Pierluigi Siviero, missionario in Thailandia scomparso poche settimane fa

 

La comunità Pime del Seminario dedicato al Sacro Cuore a Ducenta ha avuto il piacere e l’onore di vedere il vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, presiedere la concelebrazione eucaristica in occasione della memoria liturgica del beato Paolo Manna, giovedì 16 gennaio. Molti sono stati i sacerdoti diocesani che han voluto partecipare (una trentina) insieme ai padri del Pime, alcuni giunti anche dalla comunità di Roma.

Ma senza dubbio notevole è stato il concorso di fedeli devoti del Manna, amici del Pime e soprattutto di padre Pierluigi Siviero. Di fatto, quest’anno abbiamo voluto ricordare anche la figura del nostro confratello, prematuramente scomparso nella missione in Thailandia poco prima del Natale appena passato.

Padre Pierluigi era già stato animatore missionario a Ducenta (1988-1993) e rettore (2014-2018) prima di rientrare nella missione della Thailandia all’inizio del 2019.

Nella sua omelia, il vescovo Spinillo ha citato alcune parole del Manna che nel libro «Chiamati alla santità» scriveva: «Il sacerdote santo, se non si vede messo sul candelabro, non se ne lamenta; e con questa umiltà di cuore… tutto fida in Dio, realizzando opere veramente grandi».

Avendo conosciuto personalmente padre Pierluigi, fino a dargli anche l’incarico di amministratore straordinario di una parrocchia rimasta senza pastore per alcuni mesi, il vescovo ha infine aggiunto che «padre Pierluigi è stato un missionario umile, lontano dai piedistalli, servizievole e laborioso… del tipo che sarebbe piaciuto anche al Manna».

E ha concluso invitandoci a chiedere insieme l’intercessione del Beato così che anche il 2020 sia tempo propizio per la missione, affinché la preghiera, la testimonianza di tanti santi e martiri della missione, e l’esempio dei confratelli che ci hanno preceduto contribuiscano ad evangelizzare con credibilità ed efficacia.