Skip to main content
Icona decorativaIcona decorativa4 Aprile 2020 Redazione

L’arcivescovo di Gaeta al santuario Pime della Montagna Spaccata

Nella preghiera in questo tempo dell’emergenza Coronavirus l’arcivescovo di Gaeta mons. Gian Luigi Vari ha fatto tappa al santuario della Santissima Trinità alla Montagna Spaccata, affidato ai missionari del Pime
  L’arcidiocesi di Gaeta – come tante diocesi italiane – sta vivendo in queste settimane attraverso gli strumenti di comunicazione la preghiera comunitaria nella Quaresima segnata dall’emergenza Coronavirus. E in questo cammino venerdì 3 aprile l’arcivescovo mons. Gian Luigi Vari ha fatto tappa al Santuario della Santissima Trinità alla Montagna Spaccata, che è affidato ai missionari del Pime. Il presule alle 17 ha presieduto la Via Crucis nel corridoio a cielo aperto che porta alla Montagna Spaccata. Poi alle 18 ha presieduto la celebrazione eucaristica all’interno del santuario. Il rito – rispettando l’opportuno distanziamento prescritto dalle norme in vigore – è stato concelebrato dal rettore padre Nevio Vigano, da padre Silvano Magistrali, da padre Giovanni Musi, da padre Raffaele Pavesi (che è a Gaeta in attesa di poter ripartire per la Thailandia) e da tre sacerdoti diocesani.     Il rito è stato trasmesso da Radio Civita Inblu e dalla pagina Facebook dell’arcidiocesi: si può vedere il video con l’omelia dell’arcivescovo a questo link
Tags:

Articoli correlati

Padre Rapacioli nuovo superiore generale del Pime

Icona decorativa7 Luglio 2025
Icona decorativaRedazione
Missionario in Bangladesh, 62 anni, è stato eletto questa mattina dall’Assemblea generale in corso a Roma. Guid…

«Tutti e solo missionari». A Roma l’Assemblea Pime

Icona decorativa22 Giugno 2025
Icona decorativaGiorgio Bernardelli
Dal 22 giugno l’appuntamento che ogni sei anni scandisce il cammino dell’istituto. Delegati da tutto il mondo elegger…

L’archivio in missione

Icona decorativa21 Giugno 2025
Icona decorativaDavide Andreani
Un progetto ha rinnovato la gestione delle fonti nei luoghi di presenza del Pime: perché conservare la memoria è esse…