Maués piange padre Mascarin, il suo «don Bosco»

Maués piange padre Mascarin, il suo «don Bosco»

All’età di 91 anni nella casa dei missionari anziani di Rancio è morto padre Bruno Mascarin, a lungo missionario del Pime nell’Amazzonia brasiliana. Di lui raccontavano: «Dal mattino alla sera i giovani gli sono attorno»

 

Nella casa dei missionari anziani a Rancio di Lecco ieri notte si è spento padre Bruno Mascarin, missionario del Pime di 91 anni, che per oltre sessant’anni ha dedicato la vita all’Amazzonia in Brasile. Malato di una forma tumorale del sangue, era rientrato in Italia appena due anni fa.

Padre Mascarin era nato a Pravisdomini, nella diocesi di Concordia-Pordenone, il 23 gennaio 1929. Nel Pime era entrato nel 1950 ma inizialmente aveva seguito la vocazione del missionario laico consacrato. Come tale era partito nel 1954 per quella che sarebbe stata la sua destinazione per tutta la vita: la diocesi di Parintins, nell’Amazzonia brasiliana. I primi ambiti del suo apostolato erano stati Macuraní, Aninga, i lebbrosi dell’Isola della Pace e la parrocchia di Maués, sempre cn un’attenzione particolare per i giovani. E proprio da qui lentamente era maturata in lui anche la chiamata al sacerdozio: aveva frequentato in Brasile il seminario di Londrina per essere poi ordinato prete nel 1980 a Rio de Janeiro da Giovanni Paolo II, durante il suo primo viaggio apostolico in Brasile.

Da sacerdote era tornato a Maués dove aveva continuato il suo ministero tra i ragazzi e i giovani. «È una specie di san Giovanni Bosco – scriveva di lui qualche anno fa su Missionari del Pime padre Enrico Uggé, anche lui da tanti anni missionario in Amazzonia -. Dove c’è padre Bruno c’è una nube di ragazzi che avvolge la casa parrocchiale, la chiesa, il cortile, le aule di catechesi. Dal mattino alla sera i giovani gli sono attorno. Il metodo per attirarli, o meglio: la calamita, sono la preghiera, le attività creative e ricreative e molto orientamento educativo e spirituale. La gente li chiama “i ragazzi di padre Bruno”. Molti di loro – aggiungeva ancora padre Uggé – oggi sono uomin maturi e hanno fatto strada nella vita. Quando incontrano padre Bruno, sono riconoscenti e benedicono anche quei cascudos (gnocchi in testa) ricevuti da lui. A loro dire sono stati provvidenziali e sono serviti per prepararli alla vita adulta». Proprio per questo impegno in favore dei giovani Maués nel 2006 gli aveva reso un solenne omaggio, consegnandogli la medaglia Guaraná, la massima onorificenza locale.

Il funerale di padre Mascarin si tiene sabato 9 gennaio alle 9,30 in forma privata a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid. Verrà sepolto nel cimitero del Pime a Villa Grugana (Merate).