Padre Mezzadonna e il carisma dell’aiuto alle missioni

Padre Mezzadonna e il carisma dell’aiuto alle missioni

Si è spento a Sutri all’età di 90 anni padre Mauro Mezzadonna, missionario del Pime. A lui si deve la fondazione dell’Ufficio Aiuto Missioni del Centro missionario Pime di Milano che da decenni promuove progetti e sostegni a distanza coi missionari in tutto il mondo

 

Martedì 5 novembre a Acquapendente (Viterbo), all’età di 90 anni, è morto padre Mauro Mezzadonna, missionario del Pime.

Era nato a Sutri (Viterbo) il 28 dicembre 1928 dal Cav. Domenico e dalla sig.ra Maria Buzi di Capranica. Assai fragile di costituzione, si poté battezzarlo solo il 6 gennaio 1929. Dopo le elementari a Sutri, fu messo per il ginnasio nel Collegio di “Villa Sora” a Frascati (Roma). Il liceo lo fece nell’Istituto S. Apollinare di Roma abitando in casa dei nonni materni.

Conseguita la Licenza liceale nel 1948, in autunno entrò nel Pont. Seminario Regionale di Viterbo per l’anno di propedeutica alla Teologia. Nel settembre 1949, maturata ormai la vocazione missionaria risalente al 1946, poté entrare finalmente nel Pime a Milano.
Dopo l’Anno di Formazione a Esino Lario e Villa Grugana, ed i quattro anni di Teologia a Milano, il 27 giugno 1954 venne ordinato sacerdote nel Duomo di Milano dal Card Schuster. Destinato dai Superiori a Roma per ulteriori studi, malgrado la sua riluttanza, il 23 giugno 1956 conseguiva la Licenza in Missiologia presso l’Università Urbaniana di Propaganda Fide.

A questo punto fu richiamato a Milano, dove gli fu affidata dapprima la rivista giovanile “Italia Missionaria”, e subito dopo il periodico familiare per amici e benefattori “Propaganda Missionaria”, a cui egli nel 1959 diede nuovo formato e titolo (“Missionari del Pime”).
Tenne la redazione di questo periodico fino all’ottobre 1969, quando il nuovo direttore del Centro Missionario Pime di Milano, padre Osvaldo Pisani, lo spinse a fondare quello che padre Mauro chiamò l’Ufficio Aiuto Missioni Pime, e che diresse ininterrottamente fino al dicembre 1999. In tutti questi anni padre Mauro continuò a collaborare su “M.d.P.”, soprattutto a pagina 7 (e poi 5), con la rubrica “Cari amici” e la presentazione di Progetti e richieste varie dalle Missioni. Dal 1988 si dedicò pure molto alle Adozioni d’Amore a distanza, che raggiunsero le 17.000 circa

Dalla fondazione fu collaboratore del padre Crotti, e poi dal 1964 fino al 1980 Padre Mauro fu pure redattore del Giornale Murale “Venga il tuo regno!”. Col 1967 fu anche collaboratore per conto del Pime dell’Agenzia missionaria SIM (poi AIMIS), fondata dagli Istituti Missionari.
Da quando nel 1962 iniziò l’attività del Centro Missionario Pime di Milano, fondato nel 1961 nel Centenario della morte di Mons. Angelo Ramazzotti, padre Mauro svolse anche in periodi diversi varie altre mansioni, come accoglienza, ristoro, fototeca, archivio, filatelia, cappella.

Nel 1969 padre Mauro aveva fondato anche l’Associazione Missionaria d’Appoggio (AMA), che collaborò molto col Centro PIME per l’animazione missionaria, campi estivi di raccolta, mostre e vendite pro Missioni, manifestazioni missionarie (Marce, Veglie, Congressino, ecc.) raccolte varie pro Missioni, ed insomma in tutto quello che poteva essere necessario. Come d’accordo con i superiori, il 29 luglio 1975 padre Mauro, oltre che rimanere membro del PIME, fu incardinato dal suo Vescovo nella Diocesi di origine, Sutri (oggi Civita Castellana).

Per esigenze del suo lavoro padre Mauro fece vari viaggi impegnati nelle missioni, visitando l’Africa per alcuni mesi nel 1958-59 (allora Guinea Portoghese, allora Guinea Spagnola Camerun, Senegal), tutto il Brasile nell’estate 1970, e varie altre nazioni dal dicembre ’72 al marzo 1973: Stati Uniti, Canada, Giappone, Hong Kong, Macao, Filippine, Thailandia, Birmania, Bangladesh, India.

Nella seconda metà del 1999 padre Mauro faceva presente ai superiori in modo ancor più pressante che in passato il desiderio di essere sollevato da tutti i suoi incarichi a Milano. Egli si sentiva ormai inadeguato e non più in grado di far fronte ad essi, anche in vista di una inevitabile e ulteriore intensità di impegni, cambiamenti vari, complicazioni tecniche (si pensi alla computerizzazione, al sistema onlus, all’imminente moneta euro), e così via.

Fu così che i superiori, preso atto della situazione e della richiesta, il 10 marzo 2000 lo trasferirono nella Casa Generalizia di Roma come addetto all’Archivio e ad altre mansioni. In attesa di ulteriori ispirazioni o di un trasloco nell’Aldilà nelle pietose braccia di Dio.
Trascorre gli ultimi mesi in casa della nipote Agnese, che con cura e amore lo accompagna nell’ultimo tratto della sua vita terrena.

Il funerale di padre Mauro, verrà celebrato nella Cattedrale di Sutri (Viterbo), giovedì 7 novembre, alle ore 11.00