Oltre 100 milioni di persone in fuga

Oltre 100 milioni di persone in fuga

Hanno superato la cifra record di 100 milioni le persone in fuga nel mondo. È quanto emerge dal rapporto dell’Unhcr, pubblicato in vista della Giornata mondiale dei rifugiati che si celebra il 20 giugno. Non era mai successo prima.

Sono oltre 100 milioni e sono persone in fuga nel mondo. È quanto annunciato dall’Unhcr in vista della Giornata mondiale dei rifugiati che si celebra il 20 giugno. Non era mai successo prima. Complice anche la guerra in Ucraina e altre crisi, soprattutto in  Africa e in Afghanistan, in questo 2022 si è aggravato il dato già inquietante di fine 2021: 89,3 milioni di profughi e sfollati,  un aumento dell’8 per cento rispetto all’anno precedente e ben oltre il doppio rispetto al dato registrato dieci anni fa, secondo il Rapporto statistico annuale dell’Agenzia Onu per i rifugiati.

«La dimensione e la rapidità degli esodi forzati superano le soluzioni a disposizione dei rifugiati, confermando il trend in crescita dell’ultimo decennio – si legge nel comunicato dell’Unhcr -. Si tratta di una tendenza che può essere invertita solo compiendo uno sforzo rinnovato e concertato per costruire la pace».

Nella realtà, le guerre che si stanno combattendo in Ucraina – e non solo! – mostrano che questo sforzo, laddove esiste, non è particolarmente efficace. Del resto, il 2021 si è caratterizzato per l’esplosione di nuovi conflitti o per il riacutizzarsi di vecchie crisi. Secondo la Banca Mondiale, 23 Paesi sono stati teatro di guerre di intensità media o alta, per una popolazione totale di 850 milioni di persone. «Se la comunità internazionale non unirà le forze per far fronte a questa tragedia umana, risolvendo i conflitti in corso e individuando soluzioni durature, questa terribile tendenza continuerà», fa notare l’alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi

Non solo conflitti, tuttavia. Anche i cambiamenti climatici e l’aumento dei prezzi del cibo hanno provocato emergenze alimentari in molte parti del mondo, costringendo le persone a spostarsi per cercare di sopravvivere. Molto spesso sono gli stessi Paesi di accoglienza – perché limitrofi a situazioni di crisi – a vivere nella precarietà, a causa delle scarse risorse: è il caso ad esempio di Uganda, Ciad e Sudan.

Il 2021, un anno nero

Secondo il rapporto di Unhcr, nel 2021, il numero di rifugiati è cresciuto arrivando a 27,1 milioni. Quello dei richiedenti asilo ha raggiunto i 4,6 milioni, con un incremento dell’11 per cento. L’anno scorso ha fatto inoltre registrare per il quindicesimo anno consecutivo un aumento del numero di persone sfollate all’interno dei loro Paesi a causa di conflitti, arrivate a 53,2 milioni.

In alcune aree, per esempio in Myanmar, l’aumento è stato causato dall’inasprirsi di violenze o conflitti. La crisi del Tigray in Etiopia e in altre regioni ha innescato la fuga di milioni di persone all’interno del Paese. Le rivolte scoppiate nel Sahel hanno provocato nuovi esodi interni, in particolare in Burkina Faso e in Ciad.

Se gli esodi continuano a svilupparsi sempre più rapidamente e ne aumenta la portata vediamo che le soluzioni a disposizione delle persone in fuga – quali il ritorno volontario, il reinsediamento o l’integrazione locale – non fanno che diminuire.

Barlumi di speranza

Il rapporto Global Trends offre alcuni barlumi di speranza. Sebbene le cifre siano modeste, il numero di rifugiati e di sfollati interni che hanno fatto ritorno a casa nel 2021 è aumentato, tornando ai livelli pre Covid-19, facendo registrare un incremento del 71 per cento dei casi di rimpatrio volontario.

«Mentre registriamo sgomenti il succedersi di nuovi esodi forzati, l’aggravamento di quelli esistenti e la mancanza di soluzioni ad essi, dobbiamo anche riconoscere gli esempi dati da quei Paesi e quelle comunità che lavorano insieme per individuare opportunità a favore delle persone in fuga – ha affermato Filippo Grandi -. Sta avvenendo in determinate situazioni, ma è necessario che queste importanti decisioni siano riproposte o adeguate anche ad altri contesti».

 

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Global Trends 2021 – Dati chiave

 

  • A maggio 2022, oltre 100 milioni di persone risultano essere in fuga nel mondo a causa di persecuzioni, conflitti, violenze, violazioni di diritti umani o eventi che compromettono gravemente l’ordine pubblico.

 

  • A fine 2021, la cifra era di 89,3 milioni, di cui:
    • 27,1 milioni di rifugiati: 21,3 milioni di rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR; 5,8 milioni di rifugiati palestinesi sotto il mandato dell’UNRWA
    • 53,2 milioni di sfollati interni
    • 4,6 milioni di richiedenti asilo
    • 4,4 milioni di venezuelani fuggiti all’estero

 

  • Dati relativi a rifugiati e venezuelani fuggiti all’estero nel 2021:
    • l’83 per cento è stato accolto in Paesi a reddito basso o medio;
    • i Paesi meno sviluppati hanno assicurato asilo al 27 per cento del totale;
    • il 72 per cento vive in Paesi confinanti coi propri Paesi di origine
    • La Turchia ha accolto quasi 3,8 milioni di rifugiati, il numero più elevato su scala mondiale, seguita da Uganda (1,5 milioni), Pakistan (1,5 milioni) e Germania (1,3 milioni). La Colombia ha accolto 1,8 milioni di venezuelani fuggiti all’estero.
    • Il Libano ha accolto il più elevato numero di rifugiati pro capite (1 su 8), seguito da Giordania (1 su 14) e Turchia (1 su 23). In rapporto alle proprie popolazioni nazionali, l’isola di Aruba ha accolto il numero più elevato di venezuelani fuggiti all’estero (1 su 6), seguita da Curaçao (1 in 10).
    • Più dei due terzi (69 per cento) sono fuggiti da soli cinque Paesi: Siria (6,8 milioni), Venezuela (4,6 milioni), Afghanistan (2,7 milioni), Sud Sudan (2,4 milioni) e Myanmar (1,2 milioni).

 

  • 6,1 milioni di rifugiati, migranti e richiedenti asilo venezuelani nel mondo (segnalati attraverso la Piattaforma di Coordinamento Interagenzie per Rifugiati e Migranti dal Venezuela)

 

  • I richiedenti asilo hanno presentato 1,4 milioni di nuove domande di asilo. Gli Stati Uniti d’America sono stati il Paese che ha ricevuto il numero più elevato di domande individuali (188.900), seguito da Germania (148.200), Messico (132.700), Costa Rica (108.500) e Francia (90.200).

 

  • Soluzioni: 5,7 milioni di persone in fuga hanno fatto ritorno alle proprie terre o ai propri Paesi di origine nel 2021, di cui 5,3 milioni di sfollati interni e 429.300 rifugiati.