A settembre le Missionarie dell’Immacolata tengono a Rocca di Papa il loro XII capitolo generale. «Rivediamo le nostre presenze per aprirci con coraggio al nuovo», dice la responsabile dell’istituto suor Antonella Tovaglieri
Paese a maggioranza cattolica, pienamente indipendente solo dal 2002, Timor Est è la terza tappa del viaggio apostolico di Papa Francesco in Asia e Oceania. Il Pontefice ha lodato «l’impegno per giungere a una piena riconciliazione con l’Indonesia», indicandolo al mondo come un esempio. Ma ha anche invitato i timoresi a «far diventare la fede cultura», per dare risposte a piaghe sociali come la povertà, la violenza delle bande di strada e gli abusi sui minori
Parla il vescovo di Ende, Budi Kleden, alla vigilia dell’arrivo di Papa Francesco partito oggi per Giacarta: «La mia grande speranza è che la realtà indonesiana di arricchimento reciproco delle comunità religiose sia un esempio e un’ispirazione per il mondo».
Due libri usciti di recente offrono chiavi di lettura importanti per guardare con gli occhi del popolo di Israele al dramma che si sta consumando in Medio Oriente
Entro fine anno due padri e tre suore daranno vita nel Borneo a una nuova presenza pensata con gli istituti religiosi fondati nel mondo ispirandosi al carisma del Pime
Il presidente Xi Jinping chiede alle religioni di “sinicizzarsi”. Ma in questa visione c’è spazio per un’inculturazione non piegata al nazionalismo? Voci a confronto su un tema cruciale nel rapporto tra Roma e Pechino
Monsignor Shen Bin è intervenuto a Roma al convegno promosso sul centenario del Concilio di Shanghai. «La Chiesa è una, ma il suo sviluppo in Cina deve essere in linea con la grande rinascita della nazione cinese». E mentre il cardinale Pietro Parolin sottolinea che «la comunione con il Pontefice è garanzia di una fede sottratta agli interessi politici esterni», il cardinale Luis Antonio Tagle sostiene che «ci possono essere incomprensioni, ma non siamo mai indifferenti al cammino dei cattolici cinesi»
All’Arena di Pace, anche il gesto di un israeliano e un palestinese che hanno entrambi perso un proprio caro nel conflitto di Gaza. «Il peccato dei regimi politici finiti nelle dittature – ha detto il Pontefice – è non ammettere la pluralità: solo una società dove si affontano i conflitti e si dialoga ha futuro»