L’odio e la violenza non avranno l’ultima parola

A un anno dal terribile attacco di Hamas, che ha scatenato la durissima reazione di Israele, condividiamo la lettera di una missionaria comboniana della comunità di Betania: «È difficile immaginare il dopo. Ogni sera le notizie sembrano cancellare questa possibilità di speranza, eppure è quello che siamo chiamate a fare e testimoniare. L’odio e la violenza non avranno l’ultima parola»
 

La mia risposta ad Hamas? Lavorare per la pace

Il 7 ottobre 2023 Maoz Inon perse i genitori nell’attacco terroristico in Israele. Un anno dopo, è tra i protagonisti del movimento che chiede il rilancio del dialogo tra i due popoli. La sua testimonianza, insieme a quella di Aziz Abu Sarah, attivista palestinese, sarà al centro della serata del 3 ottobre (ore 18.00) al Pime di Milano, in occasione del primo incontro dell’Ottobre missionario dedicato al “Vangelo della pace”
 

HALO Trust: i cercapersone fatti esplodere sono come mine anti-uomo

Nell’azione di ieri in Libano, oggetti all’apparenza innocui si sono rivelati armi potenti. L’ong che lavora in 28 Paesi per rimuovere le mine lasciate in eredità dai conflitti, parla di «urgente necessità» di rispondere all’aumento delle armi autonome, che è parte di un fenomeno più ampio di «miniaturizzazione degli ordigni esplosivi e al loro utilizzo in micro-droni». Chiesto un nuovo trattato per la messa al bando, come avvenuto per le mine terrestri
 

Fra’ Patton: mentre si teme l’attacco dell’Iran, i cristiani lottano per sopravvivere

Ad AsiaNews il Custode di Terra Santa descrive un clima di “sospensione” con la percezione che “qualcosa incombe” dal versante iraniano. La deriva nazionalista e religiosa della leadership israeliana alimenta il conflitto, la società civile è presente ma non riesce a trovare una dimensione politica. La difesa di terre e proprietà cristiane essenziale per il futuro
 
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