Perù, l’oro maledetto di Madre de Dios

Perù, l’oro maledetto di Madre de Dios

Viaggio nell’Amazzonia peruviana, dove farà tappa il Papa nel suo viaggio che comincia oggi. Dove i cercatori ilegali estraggono tra l’11 e il 14% di tutto l’oro estratto in un anno. Con un prezzo altissimo sull’ambiente e le popolazioni che abitano la foresta

 

Papa Francesco è in volo per il suo nuovo viaggio apostolico internazionale, il sesto in America latina che lo porterà da qui a domenica a fare tappa in Cile e in Perù. Tra i luoghi dove farà tappa forse il più atteso è Puerto Maldonado, la città della regione amazzonica di Madre de Dios, dove Bergoglio incontrerà i rappresentanti di tutti i popoli dell’Amazzonia, per quello che sarà simbolicamente un primo momento di un cammino che vedrà il suo culmine nel Sinodo speciale dedicato a questa regione, già fissato per l’ottobre 2019.

Alle ferite e alle contraddizioni di Madre de Dios Mondo e Missione dedica un approfondimento a partire dal suo volto più duro: quello dei cercatori d’oro illegali che – spinti dalla sete di materie prime dell’industria del lusso – tuttora saccheggiano la foresta in cerca del metallo prezioso con metodi devastanti per l’ambiente. Un giro d’affari che in Perù è superiore persino a quello della cocaina. Anche per questo Madre de Dios è una delle zone più violente del Paese, la seconda per numero di omicidi.

«La Chiesa, attraverso la sua Commissione per la pastorale sociale e i diritti umani, sente il dovere profetico di lanciare un grande grido di allarme», commenta padre Xavier Abex, missionario svizzero a Puerto Maldonado.

Leggi qui l’articolo di Sara Milanese