Padre Livio Maggi cavaliere per il suo servizio in Myanmar

Padre Livio Maggi cavaliere per il suo servizio in Myanmar

L’alta onorificenza conferita è stata consegnata oggi in una cerimonia a Yangon dall’ambasciatrice d’Italia in Myanmar, Alessandra Schiavo

 

Nel corso di una semplice e commovente cerimonia presso l’ambasciata d’Italia in Myanmar, il missionario del Pime padre Livio Maggi è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia. L’ambasciatrice Alessandra Schiavo, a nome del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha conferito l’alto onore oggi, alle 13 ore di Yangon. Padre Maggi è il primo cittadino italiano a ricevere tale onorificenza in Myanmar.

L’ambasciatrice ha affermato che questo è un evento di speranza in un momento drammatico per un Paese che ha bisogno di pace e di solidarietà. L’ambasciatrice ha messo in rilievo la competenza, la generosità, il disinteresse e lo spirito si sacrificio di padre Maggi. Con il suo impegno, agli ha permesso all’organizzazione non governativa New Humanity di continuare ad offrire indispensabili servizi sociali a persone disabili, a vittime della dipendenza e ad altre persone fragili.

L’ambasciatrice Schiavo in un comunicato stampa diffuso per l’occasione spiega che “New Humanity è sempre in prima linea nel sostegno a intere collettività in zone remote, belliche o disagiate, o nelle azioni di recupero di giovani in condizioni di vulnerabilità, quali disabilità, tossicodipendenza e criminalità.”

“Ora che la Birmania sta attraversando forse la fase più critica della sua storia, che gli sfollati interni sono centinaia di migliaia, l’esempio di padre Livio e di tutti gli altri suoi confratelli sono una testimonianza straordinaria di umanità” ha inoltre aggiunto l’ambasciatrice Schiavo.

L’ambasciatrice ha tratteggiato le qualità umane di padre Livio citando il filosofo cinese Laozi: “non cercare di splendere come la giada, ma sii semplice come la pietra”. Infine ha ricordato l’opera dei missionari con parole di stima e apprezzamento. Ha conosciuto il Pime negli anni in cui ha rappresentato l’Italia come Console Generale a Hong Kong. Mentre molti cittadini italiani hanno, comprensibilmente, lasciato il Paese per motivi di sicurezza, padre Livio e i suoi confratelli sono rimasti a fianco della gente, cercando di fare tutto il bene possibile.

Questo pensiero è stato ribadito anche dal Superiore Generale del Pime, collegato da Milano insieme al padre Gregorio Ba Oo e Columban San Li. Padre Brambillasca, ringraziando padre Maggi per la sua fedeltà e testimonianza, ha affermato come i missionari non abbandonano la loro gente. Egli ha ringraziato l’ambasciatrice Schiavo, iniziatrice di questa onorificenza, segno di quanto possa essere felice la collaborazione tra le istituzioni civili e missionarie per il bene dei popoli.

Altri missionari sono intervenuti, tra cui fratel Alessandro Albani dal Camerun, già collaboratore di padre Livio in Myanmar. Albani ha affermato che senza l’impegno ‘dietro le quinte’ di padre Maggi, non ci sarebbe neanche la presenza di operatori in prima linea, nei luoghi più remoti e tra le persone più fragili del Myanmar.

Padre Livio Maggi, quasi imbarazzato (l’evento è stato infatti, per lui, una riuscita sorpresa), ha affermato che questo riconoscimento non gli appartiene; appartiene piuttosto ai missionari del Pime che da 153 anni evangelizzano i popoli del Myanmar e agli operatori di New Humanity, presenti dal 2002. Collegati all’evento i responsabili di New Humanity, amici missionari da Monza, la famiglia di padre Livio e altri affezionati amici e collaboratori.

Padre Livio Maggi (63 anni), di Palazzolo dello Stella (Udine), opera nel travagliato Paese asiatico dal 2014. È stato a lungo missionario in Thailandia e ha servito il Pime come vicario generale. L’Ordine della Stella d’Italia ha una forte dimensione solidaristica: è stato infatti istituito nel 2011 sostituendo la Stella della Solidarietà Italiana che riconosceva italiani meritevoli all’estero o stranieri meritevoli in Italia.

L’onorificenza è concessa dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro degli Affari Esteri. È conferita a cittadini che hanno acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e di collaborazione tra l’Italia e i popoli del mondo.