Bortolotto, una vita per l’Amazzonia

Bortolotto, una vita per l’Amazzonia

Il Pime piange la morte di padre Amadio Bortolotto, missionario di origini venete, per tanti anni in Brasile nelle diocesi di Parintins e Macapà

 

Domenica 25 ottobre presso l’ospedale Manzoni di Lecco è morto a 87 anni padre Amadio Bortolotto, missionario del Pime di origini venete che ha svolto il suo ministero per tanti anni nell’Amazzonia brasiliana.

Era nato a Torreselle – provincia di Padova e diocesi di Treviso – il 12 febbraio 1933. «La mia fede è nata in casa, in famiglia, non in chiesa – raccontava -, anche se per me è stato decisivo l’incontro con un padre del Pime. Ci raccontò della sua vita in missione e io, allora chierichetto, per la prima volta sentii il desiderio di diventare a mia volta missionario». Entrato nel seminario del Pime a Treviso nel 1945 era stato ordinato sacerdote nel 1957 dall’arcivescovo Giovanni Battista Montini. Dopo un breve servizio in Italia nel 1959 era arrivata la partenza per l’Amazzonia brasiliana. Il primi anni del suo servizio furono nella diocesi di Parintins, prima a Maues e poi a Barreirinha: «Anni sono stati dedicati alla salute e all’istruzione della popolazione – ricordava -. Dove andavamo cercavamo di aprire ambulatori e istituire scuole. Abbiamo capito con l’esperienza che donare beni materiali a profusione non era il giusto approccio; bisognava fare in modo che i locali contribuissero in prima persona, anche con quel poco che avevano. Era quella la via giusta per la conquista della dignità e dell’autonomia dell’intera comunità».

Nella comunità del Pime dell’Amazonas padre Bortolotto è stato a più riprese superiore regionale. E al termine di uno di questi mandati era stato destinato a una nuova partenza, questa volta per la regione dell’Amapà, dove ha trascorso altri vent’anni di missione. «Fare il parroco mi ha fatto comprendere che la missione non è solo “roba” da preti e suore – spiegava -. Tutti noi, uomini e donne di buona volontà, siamo chiamati a svolgere una missione precisa per il Regno di Dio, che sia l’operaio, la dottoressa, lo studente… Basta fare il nostro compito bene per essere felici e rendere felici gli altri. Siamo tutti perle preziose».

Nel marzo 2019, dopo oltre 60 anni di vita missionaria, era rientrato in Italia, assegnato alla Comunità di Rancio di Lecco. Solo recentemente gli era stata diagnosticata una grave malattia. Il funerale di padre Amadio si celebrerà a Rancio, martedì 27 ottobre: a causa dell’emergenza sanitaria il rito avverrà in forma privata. Sarà poi sepolto nel cimitero di Torreselle.