Filoni: «Grazie per i 150 anni del Pime in Myanmar»

Filoni: «Grazie per i 150 anni del Pime in Myanmar»

A Taungngu in questi giorni le Chiese locali ricordano con il superiore generale Brambillasca l’arrivo dei primi missionari nella Birmania Orientale. Il messaggio inviato per l’occasione dal prefetto della Congregazione per l’evangelizzione dei popoli

 

Domani e domenica, a Taungngu in Myanmar, le Chiese locali celebrano solennemente il 150° anniversario dell’arrivo dei primi missionari del Pime nella Birmania Orientale. Varcando il fiume Sittang quattro padri guidati da Eugenio Biffi portavano per la prima volta il Vangelo nella regione più lontana e più isolata della Birmania. Quello del Myanmar è un anniversario importante per il Pime: segna un legame di amicizia profonda con questo Paese sopravvissuto anche alla dura prova dell’espulsione dei missionari nel 1966, come raccontavamo in questo articolo pubblicato a novembre, in occasione della visita del Papa.

Per celebrare questa ricorrenza, insieme ai vescovi del Myanmar, in questi giorni è presente a un Taungngu il superiore generale del Pime, padre Ferruccio Brambillasca. E anche il prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, il cardinale Fernando Filoni, ha voluto partecipare alla gioia per questa ricorrenza attraverso questo messaggio inviato al vescovo di Taungngu, mons. Isaac Danu, che proponiamo qui sotto in una nostra traduzione.

 

«È con grande piacere che colgo questa opportunità per esprimere le mie congratulazioni e i migliori auguri alla Chiesa del Myanmar, in particolare ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e ai laici delle diocesi di Taungngu, Kengtung, Taunggyi, Loikaw e Pekhon, mentre celebrate con gioia il 150° anniversario dell’arrivo dei missionari del Pime in Myanmar.

Avendo visitato recentemente la vostra bella nazione con papa Francesco, condivido i suoi sentimenti di stima e sono testimone dei molti frutti dell’opera di evangelizzazione iniziata molto tempo fa dai padri del Pime, perché “la Chiesa del Myanmar è viva, Cristo è vivo ed è qui con voi” (Omelia del Santo Padre, Kyaikkasan Ground (Yangon), 29 novembre 2017). La forza della vostra piccola ma vivace Chiesa è riconducibile all’eroismo dei primi missionari e alla perseveranza e alla fede di quanti si sono uniti a loro nella predicazione del Vangelo con amore, fino a questo tempo di oggi. Possa la testimonianza dei martiri del Myanmar, tra i quali si contano i beati Mario Vergara e Isidoro Ngei Ko Lat, continuare ad essere “un incoraggiamento e un esempio per i missionari e specialmente per i catechisti che nelle terre di missione portano avanti una preziosa e insostituibile opera apostolica, per la quale la Chiesa intera è loro grata” (Papa Francesco, Udienza generale, Piazza San Pietro, 21 maggio 2014).

Questa occasione è un tempo opportuno per ringraziare i padri del Pime, tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente nella vigna del Signore nel Myanmar Orientale, coloro che oggi spendono la loro vita al servizio della Chiesa locale e, soprattutto, Dio Onnipotente per la Sua abbondante bontà e generosità. La visita pastorale di papa Francesco è stato il frutto di molte fatiche lungo i 150 anni di fedele testimonianza a Cristo e al Suo Vangelo.

Possa Dio, mentre celebrate questo evento pieno di grazia, continuare a benedirvi tutti con abbondanza, e possa l’amore verso Dio e verso il prossimo il sigillo duraturo dell’opera di evangelizzazione portata avanti da così tanti fratelli e sorelle fedeli in Gesù Cristo in Myanmar. Possiate sempre ricevere la necessaria protezione e la guida materna della Beata Vergine Maria, stella dell’evangelizzazione».