Lazzarotto, l’amico fedele della Chiesa in Cina

Lazzarotto, l’amico fedele della Chiesa in Cina

Il novantacinquesimo compleanno di padre Angelo S. Lazzarotto, missionario del Pime, apripista sulla via della Cina

 

Il 14 maggio 2020, è stato il novantacinquesimo compleanno di padre Angelo S. Lazzarotto, a cui vanno i miei più cordiali auguri, uniti a quelli di tanti amici ed estimatori da tutto il mondo.

Il noto missionario e sinologo del PIME spende con serenità e buona salute i suoi giorni presso la casa per i missionari anziani di Lecco. Lo scorso 17 febbraio, presso il Centro missionario di Milano, nel corso del convegno “Un’altra Cina”, gli amici, i missionari e gli alunni del seminario del PIME avevano festeggiato con un po’ di anticipo p. Angelo, leggendo un bel messaggio inviato dal cardinale Fernando Filoni, con il quale p. Lazzarotto aveva collaborato per molti anni.

Padre Lazzarotto arrivò ad Hong Kong dal 1956, e poi, a partire dagli anni settanta del secolo scorso, è stato un pioniere dei primi contatti con la Cina e cattolici di quel grande Paese. Nel 1980, insieme a John Tong (ora cardinale), e ai missionari di Maryknoll Peter Berry e Elmer Würth, ha fondato a Hong Kong l’Holy Spirit Study Centre, per decenni il centro più informato sulla Chiesa cattolica in Cina.

Padre Lazzarotto è tra i membri della cosiddetta (scherzosamente) “banda dei quattro”, ovvero dei quattro missionari-sinologi che a partire dagli anni 70 iniziarono i primi, difficilissimi, contatti con quanto rimaneva della Chiesa cattolica in Cina, dopo gli anni bui della persecuzione comunista e della rivoluzione culturale. Gli altri tre componenti erano il belga Jerome Heyndricks dei missionari di Scheut; il francese Jean Charbonnier delle Missioni estere di Parigi; e il verbita polacco Roman Malek, il più giovane di tutti, su cui ritorneremo.

Il compleanno di p. Angelo si colloca all’interno dell’anno che il Pime dedica al 150° anniversario della missione nella Cina Continentale (1870-2020). Purtroppo la pandemia ha impedito di svolgere il ricco programma previsto. Un programma che includeva anche il ricordo di un altro importante missionario del PIME in Cina, p. Giancarlo Politi, scomparso lo scorso 23 dicembre 2019.

Lo stesso Politi aveva contribuito con un importante studio alla Festschrift (volume in onore) che proprio Roman Malek, con la mia collaborazione, aveva dedicato a Lazzarotto esattamente dieci anni fa, ovvero il 15 maggio 2010. Politi aveva pubblicato una preziosa lista di tutti i vescovi cinesi, a partire dal primo nel 1674 fino al 2009, frutto di anni di certosina ricerca e ora un importante punto di riferimento per gli studiosi.

Il volume in onore di Lazzarotto (pubblicato in Germania da Monumenta Serica) include saggi di 64 personalità da tutto il mondo. Gerolamo Fazzini tratteggiò il profilo di Lazzarotto, mentre io feci un elenco delle sue pubblicazioni: ne contai ben 417. Ma Lazzarotto, un missionario davvero instancabile e generoso, non smise di pubblicare altri libri, saggi e articoli.

Mi sia permessa una nota tutta personale: Roman Malek, che ne fu l’ideatore e l’iniziatore, aveva sollecitato con insistenza la mia collaborazione al progetto in onore di Lazzarotto. Lavorammo insieme molto intensamente, a Sankt Augustin in Germania, a Hong Kong e in Italia. Facemmo tutto con discrezione per sorprendere p. Lazzarotto. Mi commuove ripensare alla generosa premura di Roman Malek, deceduto prematuramente lo scorso 27 novembre 2019.

Per presentare la Festschrift organizzammo un convegno, il 15 maggio 2010, intitolato “La porta dell’amicizia”, con la prolusione centrale affidata alla sinologa romana Elisabetta Corsi (La Sapienza). In quell’occasione festeggiammo l’ottantacinquesimo compleanno di p. Angelo, mettendolo in collegamento con il fondatore della missione cinese, Matteo Ricci, del quale, solo quattro giorni prima, erano stati celebrati i 400 anni della morte a Pechino (11 maggio 1610).

L’amicizia, un tema fondamentale del pensiero e dello stile missionario di oggi, ha caratterizzato non solo la missione di Ricci, ma anche l’approccio di Lazzarotto verso il popolo e la Chiesa cinese. L’amicizia, la moderazione e la simpatia di padre Lazzarotto non gli hanno impedito di valutare obiettivamente il carattere oppressivo della politica religiosa cinese. Lazzarotto, e tutti noi suoi amici, siamo rimasti amareggiati e interdetti quando, nell’estate del 2011, venne fermato all’aeroporto di Pechino e gli fu impedito di recarsi in Cina. Lazzarotto aveva allora 86 anni, era la sua ultima possibilità di visitare la Cina, e mai una misura restrittiva apparve tanto ingiustificata e sproporzionata. Lazzarotto ha continuato a seguire la Cina, pubblicando nel 2012 “Quale futuro per la Chiesa in Cina?” (uscito anche in inglese e cinese), e molti altri articoli, saggi, conferenze e interviste.

Nel frattempo, il 25 novembre 2015, l’Università Cattolica di Milano conferì a padre Angelo il premio “Matteo Ricci” per aver “dato con la sua vita, sia attraverso l’impegno diretto negli anni trascorsi in missione sia attraverso la sua ampia attività pubblicistica”, al dialogo tra la cultura cattolica e la cultura cinese e alla promozione del dialogo tra i popoli.

Qualche ora fa, al telefono, accogliendo i miei auguri, p. Angelo mi ha parlato con tanta lucidità e semplicità, con parole di fede e affidamento. La sua missione è ora la preghiera e il dono di sé, nell’attesa, come mi ha detto, di una ‘chiamata’ che può arrivare anche ‘domani’.