L’Australia lascia in carcere i bambini di 10 anni

L’Australia lascia in carcere i bambini di 10 anni

Bambini anche di soli 10 anni potranno continuare ad essere arrestati, condannati e detenuti in Australia. Rinviato infatti di un altro anno l’esame del ricorso che chiedeva l’innalzamento dell’età minima a 14 anni. Attualmente sono quasi 600 i bambini tra i 10 e i 13 anni dietro le sbarre e per due terzi si tratta di piccoli aborigeni

 

Per almeno un altro anno i bambini dai 10 ai 13 anni accusati di aver commesso reati potranno continuare a essere tenuti in carcere in Australia. Il Consiglio dei procuratori generali ha infatti deciso di non accogliere l’appello presentato da attivisti, avvocati e operatori sanitari che chiedevano l’innalzamento a 14 anni dell’età in cui si è considerati imputabili. L’organo giudiziario ha risposto che c’è ancora molto da lavorare per poter offrire un sistema alternativo al carcere e ha per questo rinviato l’esame della questione al prossimo anno.

L’Australia è uno dei Paesi al mondo in cui l’età in cui si può finire in carcere è più bassa: ancora più dura è la legislazione in India, Myanmar e Thailandia dove è previsto che si possa essere puniti con una pena detentiva per un reato addirittura a 7 anni. Va aggiunto che nella Repubblica democratica del Congo, in Nigeria e in 35 Stati Usa non è prevista alcuna età minima per essere imputabili.

Secondo la sezione australiana di Amnesty International attualmente sono quasi 600 i bambini tra i 10 e i 13 anni che si trovano in carcere nel Paese. La questione ha anche un preciso risvolto razziale, dal momento che i due terzi appartengono a gruppi aborigeni. L’organizzazione per la tutela legale e sanitaria di queste popolazioni Change the Record ha stigmatizzando la scelta delle autorità giudiziarie australiane raccontando come in alcune aree i bambini indigeni finiscono dietro le sbarre 43 volte di più rispetto ai loro coetanei.

Anche il Jesuit Social Service si era schierato per l’immediato innalzamento dell’età di imputabilità sostenendo che incarcerare bambini dell’età della scuola primaria è completamente al di fuori di ogni standard sui diritti umani e contrario a ogni convinzione delle scienze mediche sull’età evolutiva.

Foto: Flickr