«Libero padre Tom, rapito nello Yemen»

«Libero padre Tom, rapito nello Yemen»

L’annuncio del Vicario Apostolico dell’Arabia Meridionale, mons. Paul Hinder: «Si trova in mani sicure. Grazie a chi si è adoperato e a chi ha pregato». Padre Tom si trova a Muscat nel sultanato dell’Oman e già oggi potrebbe tornare in India, il suo Paese d’origine

 

Una gioia nel buio dello Yemen: il Vicariato Apostolico dell’Arabia Meridionale ha annunciato la liberazione di padre Tom Uzhunnalil, il salesiano indiano rapito dai jihadisti nell’assalto alla casa delle Missionarie della Carità ad Aden.

«Il vescovo Paul Hinder – si legge in una breve nota pubblicata sul sito del vicariato e diffusa via Twitter – è lieto di annunciare che il salesiano Tom Uzhunnalil, che era stato rapito nella casa delle Missionarie della carità ad Aden il 4 marzo 2016, è stato liberato oggi. Si trova ora in mani sicure. Il vescovo – continua il comunicato – ringrazia tutti coloro che sono stati coinvolti negli sforzi per la liberazione e tutti quelli che nel mondo hanno pregato senza sosta perché padre Tom tornasse a casa sano e salvo. Si attendono ulteriori dettagli che saranno resi noti come e quando saranno disponibili».

La notizia è rilanciata anche dall’Agenzia di informazione dei salesiani che precisa che il religioso salesiano si trova a Muscat, in Oman. Anche la Ministra degli Esteri indiani, Sushma Swaraj‏, ha confermato con un tweet l’avvenuta liberazione.

Anche dal sultanato nel Golfo, che dichiara di aver svolto un ruolo di mediazione nella liberazione, stanno arrivando le prime immagini e le prime notizie sul religioso tornato libero dopo un sequestro durato diciotto mesi.

«Sono sopraffatta dalla gioia per questa bella notizia – ha dichiarato ad AsiaNews la superiora delle Missionarie della Carità, sister Mary Prema -. E do lode a Dio per la sua misericordia. Non abbiamo mai abbandonato la speranza che un giorno padre Tom sarebbe stato rilasciato. La sua fotografia è fissata sulla tomba della Madre. Le sorelle, i poveri e la gente hanno pregato ogni giorni per la sua liberazione. Diamo gloria a Dio e ringraziamo tutti coloro che hanno pregato e lavorato in modo instancabile per il rilascio di padre Tom».

Il vicario del rettor maggiore dei salesiani, don Francesco Cereda, ha fatto sapere che padre Tom «è in arrivo a Roma, dove si tratterà alcuni giorni in una comunità salesiana per accertamenti e cure mediche».