Addio a Consonni, più forte della malattia

Addio a Consonni, più forte della malattia

Missionario nell’Amapà in Brasile era rimasto tra la sua gente per più di vent’anni anche dopo due ictus che gli avevano lasciato conseguenze sul fisico. Colpito dal Covid-19 in gennaio è morto a Rancio di Lecco per le sue conseguenze

 

Nella Casa dei missionari anziani di Rancio di Lecco ieri ci ha lasciato anche padre Angelo Consonni, missionario del Pime di 82 anni che ha svolto a lungo il suo apostolato in Brasile. Soffriva da tempo di una patologia respiratoria, aggravatisi a causa del Covid-19 che aveva contratto nello scorso gennaio. Nonostante fosse ormai libero dal virus, non era però mai riuscito a riprendersi dalle conseguenze.

Padre Consonni nato a Lazzate il 29 giugno 1938. Aveva frequentato i seminari della diocesi di Milano prima di chiedere a 21 anni di essere ammesso nel Pime. Fu ordinato sacerdote nel 1964 dall’arcivescovo di Milano Giovanni Colombo, già suo rettore nel seminario diocesano. Dopo due anni in Italia, fu destinato alla missione dell’Amapá – Brasile, dove vi resterà quasi per 50 anni operando a Marituba, e in altre parrocchie della diocesi di Macapá (Porto Grande, Amapá,…); era rimasto in Brasile anche quando due ictus, all’età di 51 anni, gli avevano paralizzato la parte sinistra del corpo. Sarebbe rientrato in Italia solo nel 2012.

Nel 1989, il Superiore Regionale di allora descriveva così al Superiore Generale lo stato di salute di padre Consonni: “Padre Angelo comunque capisce e risponde, riesce anche a parlare. Tutta la gente di Marituba e dell’Amapá è stata toccata sul vivo, come si trattasse della malattia di un amico, del papà o comunque di un familiare. Incredibile l’affluenza alle chiese per pregare per la sua guarigione. A Macapá si è dovuto dare due volte al giorno il bollettino dello stato di salute, attraverso la radio nazionale”. Per altri 23 anni padre Consonni avrebbe testimoniato Gesù nella sua terra, soltanto con il semplice “essere – come amava ripetere -, perché grazie alla malattia, ho capito che vale più del fare”.

Il funerale verrà celebrato a Rancio di Lecco, giovedì 13 maggio, alle ore 9.30, in forma privata a causa dell’emergenza sanitaria. Terminato il funerale, il corpo proseguirà per Lazzate per la celebrazione di suffragio nel suo paese natale. Riposerà al Cimitero di Villa Grugana.