La testimonianza di un ragazzo che grazie al cammino di “Giovani e missione” ha trascorso un mese in Ciad, dove ha vissuto un’esperienza fatta di piccole cose e tanti incontri. Che lo hanno segnato profondamente
Sono già quasi 380 mila, ma potrebbero superare i 600 mila i profughi sudanesi che si stanno riversando nel vicino Ciad. La testimonianza di fratel Fabio Mussi, missionario del Pime, di ritorno da una visita nei campi: «Continueremo nel nostro impegno umano e cristiano in favore di queste nostre sorelle e fratelli che sono in una situazione di grandissima difficoltà». Ma serve l’aiuto di tutti…
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, l’Unhcr ha reso noto i dati più recenti che raccontano di un mondo dove sempre più persone sono costrette a lasciare le loro terre. L’ultimo scenario di guerra, quello del Sudan, vede impegnato anche il Pime nell’accoglienza dei profughi fuggiti in Ciad
Sono già numerosi i progetti realizzati grazie alla Campagna annuale promossa Pime e incentrata sulla sicurezza alimentare in alcuni Paesi particolarmente fragili dal punto di vista ambientale come Camerun, Ciad e Costa d’Avorio
L’ennesimo conflitto scoppiato a metà aprile ha provocato moltissimi morti e costretto centinaia di migliaia di persone alla fuga, aggravando una situazione umanitaria già critica. Il Pime in prima linea per i profughi sudanesi in Ciad
Essere artigiani del proprio destino. Riprendendo l’invito di Papa Francesco, fratel Fabio Mussi, missionario del Pime in Ciad, ha avviato una serie di iniziative di sensibilizzazione e alcuni progetti che coinvolgono soprattutto studenti e donne per contrastare il disboscamento e favorire la piantumazione di nuovi alberi
Una nuova missione del Pime arricchisce una presenza fatta soprattutto di vicinanza e condivisione con popoli estremamente poveri e vulnerabili. Ma che testimoniano una fede semplice e vera