Dal 2004 le adozioni internazionali – che davano speranza a tanti bambini orfani – sono calate del 50% raggiungendo negli Usa il minimo storico degli ultimi 35 anni. I motivi del tracollo sono culturali e politici, ma a rimetterci sono 111mila piccoli nel mondo.
Un rapporto dell’Action on Armed Violence riferisce che l’anno scorso il numero di vittime e feriti tra la popolazione civile di tutto il mondo è salito a 33.307. Un dato che coinvolge 64 Paesi e che è cresciuto negli ultimi quattro anni del 54 per cento.
Il domenicano padre James Channan dalla città pakistana colpita dalla strage di Pasqua: «Sono tanti i musulmani che ci hanno consolato anche in questa occasione dolorosa, hanno pianto con noi e pregato con noi per le vittime»
Trenta immagini in bianco e nero per raccontare una storia alternativa all’odio e alla violenza. Resta aperta fino al primo maggio a Treviso una mostra che racconta la storia di Zijo Ribić, il primo rom che ha portato in tribunale la questione del genocidio subito dal suo popolo durante la guerra in Bosnia-Erzegovina.
Secondo i dati del rapporto di Amnesty International il più alto numero di esecuzioni da oltre 25 anni. In Iran, Arabia Saudita e Pakistan si concentra il 90% delle esecuzioni note. Eppure oggi la maggior parte dei Paesi del mondo risulta abolizionista per tutti i reati
Se diritti umani e libertà religiosa restano ancora una chimera, la Cina scricchiola pure sul versante economico e ambientale. Eppure continua a “conquistare” il mondo, anche culturalmente
Lo ha denunciato un rapporto dell’Onu che parla di violenze sessuali sistematiche. E che racconta di un Paese allo stremo, dopo due anni di guerra civile
A meno di due settimane dall’omicidio dell’ambientalista che partecipò all’Incontro dei movimenti popolari con il Papa colpito a morte anche Nelson Garcia, un altro leader del Copinh, l’organizzazione che si batte per la difesa delle terre degli indios. E l’Honduras si conferma il posto più pericoloso al mondo per chi intraprende questo tipo di battaglie