La Segreteria generale del Pime ha diffuso ieri sera una nota che ricostruisce i fatti sull’agguato a padre Parolari. E – dopo le notizie sulla rivendicazione dell’Isis rilanciate dai media – riporta l’opinione dell’ambasciatore italiano a Dhaka, secondo cui è più probabile che l’attentato sia legato a un «tentativo di seminare il caos in queste ore di attesa del verdetto contro due politici dell’opposizione accusati di crimini contro l’umanità»
Il missionario ferito è cosciente e ha ricevuto la visita dei confratelli. Padre Cagnasso: «Non lasciateci soli nel desiderio di amare questa gente». Intanto però il Bangladesh vive ore delicate per lo scontro politico sulla condanna a morte di due leader dei principali partiti di opposizione. E un capo locale di Jamaat-e-Islami è stato arrestato con l’accusa di essere coinvolto nell’agguato
Così padre Piero Parolari, il missionario ferito oggi in un agguato a Dinajpur, appena qualche settimana fa in questa intervista raccontava la sua vita di missionario. «Ho ricevuto tanto dalla mia vita, dalle scelte che ho fatto. Ma posso dire che in Bangladesh ho trovato la completezza»
Si era temuto il peggio, dopo l’aggressione a padre Piero Parolari, missionario del Pime, ferito gravemente da tre attentatori a Dinajpur. Ora si trova all’ospedale militare di Dhaka e non è in pericolo di vita. Ma pare che l’agguato fosse premeditato
Prima l’uccisione di due cooperanti, ora il ferimento di un missionario del Pime, padre Piero Parolari. In Bangladesh, molti si interrogano sull’avanzata dell’estremismo islamista, che sta mettendo in discussione la pacifica convivenza sociale
Padre Piero Parolari, missionario del Pime, è stato ferito questa mattina in un agguato a Dinajpur, nel nord del Bangladesh. Padre Parolari è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco sparati da un uomo su una motocicletta. Trasportato in ospedale è in condizioni gravi
Il direttore dell’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese sul Convegno ecclesiale nazionale segnato nei giorni scorsi dall’intervento del Papa. «Ci ha invitato a vivere tra la gente e ascoltarla. Facciamo più fatica a donare vocazioni al mondo? Troviamo strade nuove, anche attraverso una maggiore collaborazione tra le diocesi»
Tra i delegati riuniti al Convegno ecclesiale dopo la scossa impressa da Francesco con il suo discorso alla Chiesa Italiana. Tanta consapevolezza che la missione oggi si gioca nella capacità di costruire relazioni a tutto campo. Ma l’attenzione alla missione “ad gentes” anche qui si vede poco