Dieci anni fa l’Isis invase le terre degli yazidi: gli uomini furono massacrati, le donne vendute come schiave. Oggi molte di loro curano i traumi sui campi da gioco
Proprio mentre tutto il Medio Oriente soffre con la Turchia e la Siria in ginocchio per il terremoto, nelle nostre “Storie oltre i confini” raccontiamo il coraggio e il riscatto di chi ha già sofferto per altre ferite in questa stessa regione del mondo: quella di Janan Shaker Elias, una giovane yazida che nella Piana di Ninive in Iraq ha deciso di creare una piccola libreria che si è trasformata in un polo di rinascita culturale e sociale.
La giovane yazida Janan Shaker Elias ha aperto una libreria in un villaggio della Piana di Ninive che subì l’invasione dell’Isis: «Quando siamo tornati, ho pensato che tra le necessità essenziali c’era anche la lettura»
Perseguitati e cacciati dalla propria terra d’origine, il Sinjar, nel Kurdistan iracheno, gli yazidi si aggrappano alla loro religione e alle tradizioni. Come il pellegrinaggio al santuario più importante. Intanto, però, sempre più giovani cercano di emigrare all’estero
Papa Francesco nel suo viaggio in Iraq ha ricordato l’orrore dei tariffari per la vendita delle schiave yazide dell’Isis e la testimonianza della premio Nobel per la pace Nadia Murad. Ma a sei anni dal genocidio, ci sono tuttora donne e bambini prigionieri e poi venduti come schiavi tramite aste on line in Turchia
Sei anni fa la tragedia di questa minoranza religiosa in Iraq. Amnesty International lancia l’allarme sulle sofferenze dei minori ex prigionieri dei jihadisti
Nelle terre occupate dall’Isis salvare il patrimonio artistico delle comunità minacciate dalla violenza ha rappresentato una forma straordinaria di resistenza. E oggi è uno strumento di rinascita
Farida, 22 anni, è una delle poche yazide che dopo la lunga e infernale prigionia dell’Isis, durante la quale per sette volte cercò di togliersi la vita, è riuscita a sfuggire ai suoi aguzzini. E una delle pochissime che, nonostante il dolore lacerante e la vergogna, ha deciso di raccontare al mondo la sua storia