L’atto educativo è un atto eucaristico. Perché su quelle cattedre, come sull’altare, passa una vita, in corpo e sangue, continuamente offerta, onda lunga del movimento eterno del Padre che genera il Figlio e nello Spirito Santo lo dona a noi: così ci genera continuamente come sui figli.
La recita degli inni, delle antifone, dei salmi è in realtà tutto cantato e le voci dei monaci, nell’alternanza dei cori, delle voci soliste, della sonorità delle parole e del loro significato, concorrono a fare casa. Abito nelle loro voci, «faccio monastero» nei loro petti accesi di respiro, nell’origine e nella fine di tutto e di tutti. In Dio.
La riflessione natalizia di padre Alberto Caccaro, missionario del Pime in Cambogia che sta trascorrendo alcuni mesi in un monastero benedettino in Italia: «Mi sono reso conto che il fine dell’educazione è arrivare al cospetto di Dio, cioè all’orazione. Come figli. Niente di meno»
Quando le ho chiesto come stava, avrebbe potuto rispondermi in tanti modi. In situazioni simili anche qui in Cambogia la rabbia, il risentimento, la delusione possono avere l’ultima parola. Lei invece, senza figli e senza soldi, ha scelto un’altra parola: «È la mia croce, padre».
Cucina e cappella, in monastero, sono un unico cantiere, sempre aperto dove si impara a «piegare l’indolenza della materia a un disegno di bellezza interiore»
«In quel giorno, / in quell’ora – scrive Pablo Neruda – leverò in alto le braccia / e le mie radici usciranno / a cercare altra terra». Tanto più oggi nel mezzo di una pandemia infinita, tentati di mollare la presa del Cielo
Per chi è familiare con le Missionarie della Carità sa che in ogni loro cappella, ovunque si trovino nel mondo, accanto al Crocifisso, campeggia la scritta “I thirst”, ho sete, secondo quanto raccontato dall’evangelista Giovanni. Quella scritta è diventata per me un vero e proprio koan…
E dunque che ci faccio io, prete, in questo «tuffarsi nella lingua» che è la scuola? L’ho capito ieri grazie a un’intuizione sopraggiunta mentre in moto rientravo a Kompong Cham dal giro delle Messe