È il Paese più giovane dell’Africa, nato nel 2011. Ma le grandi speranze del Sud Sudan si sono scontrate la guerra civile, le ripetute crisi umanitarie e, oggi, l’arrivo di centinaia di migliaia di profughi in fuga dal vicino Sudan. In prima linea, in mezzo a tante emergenze, c’è il missionario Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, che da quasi vent’anni condivide il travagliato cammino di questa terra. Compresa la violenza: nel 2021 un attentato lo ferì gravemente alle gambe. Ma non si è lasciato scoraggiare: qui ci racconta la sua opera e quella della Chiesa sudsudanese per assistere la gente, promuovere l’istruzione dei giovani – in particolare le ragazze – e portare avanti un cammino di riconciliazione, unica via per un futuro di pace
Anche l’archivio generale dell’istituto ha aderito all’Anagrafe degli istituti culturali ecclesiastici (Aice) della Conferenza episcopale italiana. Attraverso una piattaforma web sarà più facile ottenere informazioni sul variegato e originale patrimonio archivistico del Pime
Mentre la violenza in Medio Oriente raggiunge livelli sconcertanti, le parole di odio rischiano di soffocare le voci di chi, su entrambi i fronti, non smette di lottare per la riconciliazione. Voci che spesso sono quelle delle donne. Come le protagoniste della nuova puntata di Finis Terrae
Un traguardo significativo per la Biblioteca del Pime che comprende attualmente le due sedi di Milano (Centro Missionario) e di Monza (Seminario Teologico Internazionale) e un unico catalogo condiviso con oltre 70 mila titoli
L’arcivescovo Kikuchi ha conferito oggi l’ordinazione episcopale al missionario italiano del Pime chiamato da papa Francesco ad affiancarlo come vescovo ausiliare. “Come io vi ho amati” il motto scelto. Nel ringraziamento di padre Andrea l’impegno ad essere «una Chiesa accogliente verso chi cerca ristoro»
Da Algeri, ci arrivano gli auguri di Natale di padre Maurizio Bezzi che, dopo trent’anni di missione in Camerun, ora si trova in un contesto molto diverso: «Yna situazione molto particolare nella quale devo aprire gli occhi e il cuore, e scorgere quella Presenza che mi aspetta sempre al varco»
Il messaggio di Papa Francesco per il 1° gennaio 2024 dedicato al rapporto tra le nuove frontiere dell’AI e la sfida della pace. Il Pontefice mette in guardia da pericoli come le manipolazioni dell’informazione e lo sviluppo di armi che nascondono le responsabilità: «La comunità internazionale elabori ed adotti un trattato vincolante sull’uso di questi strumenti»
Una serie di appuntamenti, dal Teatro alla musica, tante proposte di doni solidali e, per i giovani, un Capodanno all’insegna di amicizia, servizio e preghiera