Le elezioni parlamentari sanciscono la sconfitta di Hezbollah e degli alleati cristiani del Movimento patriottico libero, che ora non dispongono più della maggioranza parlamentare. Emergono i candidati dei movimenti di protesta. Dove va il Libano?
Una raccolta fondi per sostenere – nel Paese dei Cedri messo in ginocchio da una lunga crisi economica e politica – la rete centenaria delle scuole cattoliche, luogo privilegiato di incontro tra giovani cristiani e musulmani. Un segno di pace in una terra di nuovo minacciata dalle deriva settarie
Una famiglia siriana profuga in Libano. Alcuni volontari italiani decisi ad aprire le porte. Poi, grazie ai Corridoi umanitari, l’incontro tra queste storie: oggi Youssef, Mary e i loro due bimbi hanno iniziato una nuova vita
Anche nel Paese dei Cedri – già alle corde per la bancarotta politico-sociale e la tragedia di agosto – il Coronavirus sta mettendo in crisi gli ospedali. E da sabato scatterà un nuovo lockdown. La denuncia del vescovo di Batroun, mons. Khairallah: «Aumenteranno ulteriormente povertà e disoccupazione, mentre i nostri leader politici si fanno la guerra per spartirsi il potere, come se niente fosse»
L’esplosione al porto di Beirut ha aggravato la crisi economica e politica. «La gente è stufa del settarismo», afferma mons. Khairallah, vescovo di Batroun. Che spiega perché non perde la speranza
Papa Francesco ha indetto per il 4 settembre una giornata di preghiera per il Paese dei Cedri. Dove tra le vittime della crisi economica, del Covid e dell’esplosione del 4 agosto ci sono anche migliaia di migranti asiatiche e aficane abbandonate a se stesse
Per il 18 agosto è attesa la sentenza del Tribunale internazionale per il Libano sulla strage in cui nel febbraio 2005 fu ucciso l’allora primo ministro. Con quattro miliziani di Hezbollah sul banco degli imputati. La posta in gioco di una settimana decisiva per il Libano che fa i conti con le ferite che la gigantesca esplosione del 4 agosto ha reso ancora più profonde