Nel 2016 oltre 200.000 profughi afghani sono tornati «volontariamente» nel loro Paese dal Pakistan. E in queste settimane il numero continua a crescere al ritmo di 5 mila al giorno. Mentre anche l’Europa firma un accordo di cooperazione con Kabul che prevede i rimpatri forzati. Ma che cosa trova davvero oggi chi torna in una terra devastata da tre decenni di guerre e non ancora pacificata?
Circa 3 milioni di profughi e sfollati stanno affrontando una grave crisi umanitaria nel bacino del lago Ciad, che rischia di sparire nei prossimi quindici anni. Popoli in fuga da siccità e conflitti
La storia vera di Tsegehans Weldeslassie detto Ziggy, raccontata in un libro da Erminia Dell’Oro, aiuta a comprendere il dramma degli eritrei, di cui pochi media parlano
Il 16 aprile Francesco visiterà i rifugiati a Lesbos insieme al patriarca Bartolomeo. Una visita che avrebbe reso felice Papa Stratis, un sacerdote ortodosso che per anni ha prestato assistenza a migliaia di migranti approdati sull’isola greca, scomparso nel settembre scorso. Ecco la sua storia.
“Cosa vorresti fare da grande?”. Una fotografa l’ha chiesto alle bambine siriane nei campi profughi. Ecco cosa hanno risposto (clicca la galleria qui sopra).
Tra coloro che hanno lasciato il Paese martoriato dalla guerra c’è anche Muhammad Faris, il primo e unico astronauta della Siria. Ex generale dell’aviazione ha disertato nel 2012 per non aver voluto bombardare suoi connazionali
L’emergenza va riconosciuta: nessuno può essere consegnato alla morte. Ma accogliere i profughi senza fermare le armi è quanto di più ingiusto e inopportuno si possa fare
Domenica all’Angelus il Papa ha invitato a pregare anche per «la dolorosa situazione che si è creata alla frontiera tra Venezuela e Colombia»: che cosa sta succedendo?