La testimonianza di un’operatrice di Hope Border Institute al confine tra Messico e Stati Uniti, dove ogni giorno arrivano migliaia di migranti in cerca di una vita migliore oltre confine. Ma le regole per chiedere asilo sono sempre più restrittive…
Le immagini dei migranti haitiani inseguiti e frustati dalla guardia di confine americana hanno fatto il giro del mondo e non possono non interpellarci nella Giornata mondiale delle migrazioni che la Chiesa celebra domenica 26 settembre.
Ratnayake Liyanage Wishma Sandamali – 33enne immigrata srilankese – è deceduta lo scorso marzo dopo che le autorità hanno ignorato il suo malessere. La donna era in detenzione in attesa di essere espulsa dal Paese. L’episodio ha riaperto il dibattito interno sulla gestione degli stranieri che ha visto bocciare una revisione della legge sull’immigrazione che avrebbe peggiorato le condizioni di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati
Il governo del Kenya ha ordinato la chiusura dei campi profughi di Daadab e Kakuma che ospitano oltre 400mila rifugiati e richiedenti asilo dalla Somalia e dai Paesi vicini. La Conferenza episcopale invoca il principio di non respingimento in Paesi dove la violenza non è cessata. E chiede aiuti e più sicurezza
Approvato dalla Camera bassa del Parlamento un disegno di legge che darebbe la possibilità alle guardie dei centri di detenzione di requisire anche i cellulari. La protesta di un richiedente asilo tamil, da sette anni in uno di questi centri: «Per favore, trattateci da esseri umani»
Di fronte al dramma dei continui naufragi nel Mediterraneo, la famiglia Calò ha deciso di accogliere sei richiedenti asilo africani. Una scelta che ha portato frutti inattesi, racconta mamma Nicoletta.
Il regno thai – che non ha firmato la Convenzione delle Nazioni Unite per i rifugiati del 1951 – sta attuando una stretta nei confronti dei richiedenti asilo giunti nel Paese. Tra loro si calcola che almeno 2500 siano cristiani pachistani, molti dei quali giunti nel Paese dopo le strage della Pasqua 2016 a Lahore
L’Italia è sconvolta per l’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi a Fermo, frutto del clima sempre più preoccupante di intolleranza nei confronti dei richiedenti asilo africani. Ma nello sdegno per questo episodio si rischia di dimenticare che il primo protagonista di questa storia è l’indifferenza di fronte alle violenze di Boko Haram