La denuncia del leader della comunità di Paraisopolis: «Quello che sta succedendo in Brasile sembra un piano disegnato a tavolino: lasciare che i poveri muoiano. Questo genera ulteriore disuguaglianza e il rischio di una guerra civile disastrosa». Una ferita che tocca da vicino anche i quartieri di San Paolo dove opera il Pime
Due città unite nel momento della difficoltà: i nostri amici in Cina hanno inviato al seminario migliaia di mascherine, con una premura che ci ha commossi
Il vescovo ausiliare di Manila Broderick Pabillo: «La maggior parte dei poveri delle città vivono come sardine nelle loro baracche. E se non hanno passeggeri da trasportare sul jeepney non hanno nemmeno nulla da mangiare. Chi sta pensando a loro oggi?»
La testimonianza di don Dante Carraro del Cuamm, da poco rientrato dal Sud Sudan. «Il nostro mandato è l’Africa, ma vorremmo fare la nostra parte anche qui in Italia». Sostenendo, ad esempio, l’ospedale di Schiavonia
«Beati i puri di cuore perché vedranno Dio» recita una delle beatitudini secondo Matteo. Forse l’esperienza di questo virus sta facendo riemergere una profonda nostalgia di comunione, di verità, di rapporti più certi, più autentici tra di noi
Oggi si è registrata la prima morte da Coronavirus a San Paolo. Se da un lato cresce la paura, dall’altro non si stanno minimamente modificando le abitudini. E più ci si allontana dal centro più si percepisce che combattere questa battaglia, qui, sarà difficilissimo
A Bergamo – dove il virus sta mietendo tantissime vittime – il vescovo Beschi oggi alle 17,30 sale al santuario di Sotto il Monte per invocare l’intercessione di Papa Giovanni in questo momento di prova. Un gesto in continuità con il legame che Roncalli ebbe durante tutta la sua vita con gli ammalati. Fin da quando – giovane sacerdote – diede un contributo importantissimo alla nascita dell’Unitalsi
Padre Andrea Lembo da Tokyo: «L’isolamento non è una situazione nuova per i cristiani giapponesi, fu così anche al tempo delle persecuzioni. E oggi come allora la fede va avanti nelle famiglie. Se guardo però al mondo mi spaventa chi in questa emergenza guarda solo alla salvezza del suo Paese e pensa a questo virus come a qualcosa portato da chi non è dei nostri. Ricordiamoci che il Vangelo parla di una salvezza donata da uno straniero a tutti»