Saranno presto beati altri dieci sacerdoti e laici uccisi nel Quiché nel periodo del genocidio. Mentre, a venticinque anni dalla fine del conflitto, povertà e migrazioni continuano a seminare morte
«Ho ventidue anni, sono di Tacanà, mi chiamo Patricia e mio figlio Alan Fernando ha due anni e ha la leucemia…». In questa storia di una famiglia migrante raccontata da padre Angelo Esposito, missionario a Tacanà in Guatemala, le lacrime e la speranza dei poveri in questo Natale
Martire vicentino ucciso nel 1981 insieme al laico locale Luis Obdulio Arroyo Navarro che insieme a lui salirà alla gloria degli altari nel vicariato aposolico di Izabal. Morti insieme per il loro impegno in favore dei contadini più poveri, vittime dei latifondisti
A Oklahoma City la beatificazione di padre Stanley Rother, sacerdote fidei donum ucciso in Guatemala nel 1981, che diverrà il primo martire nato negli Stati Uniti. Una figura che avrebbe tanto da dire oggi al Paese del Make America Great Again
Venne assassinato in Guatemala nel 1981 da gruppi paramilitari legati alla Cia. Padre Rother, “fidei donum” dell’Oklahoma, diventerà beato il prossimo 23 settembre
Tra i decreti della Congregazione per le cause dei santi resi noti oggi c’è anche quello sul martirio di un «fidei donum» americano, ucciso nel 1981 dagli squadroni della morte nel pieno del genocidio. Minacciato aveva scelto di tornare, per non abbandonare il proprio gregge
All’Incontro mondiale dei movimenti popolari anche la donna guatemalteca che ha fondato il Conavigua, il coordinamento delle vedove del genocidio. E oggi parla delle donne come protagoniste nella difesa della Madre Terra