«Noi cristiani ancora oggi perseguitati nella Piana di Ninive»

La denuncia di padre Benham Benoka, sacerdote siro-cattolico di Bartella, alla vigilia dell’arrivo del Papa in Iraq: «Ancora oggi, in maniera più nascosta reispetto agli anni dell’Isis ma con effetti non meno gravi, le milizie sciite con la sostituzione demografica stanno cercando di cancellare la presenza dei villaggi cristiani. Aspettiamo Papa Francesco come un padre che soccorre i suoi figli che soffrono». Rivedi il video della sua testimonianza nella serata proposta dal Centro Pime
 

L’Unesco: il Covid-19 aumenta il divario scolastico tra Paesi ricchi e poveri

Sono ancora più di 800 milioni nel mondo gli studenti che subiscono interruzioni nelle lezioni a causa della pandemia. L’America Latina ha registrato una media di 5 mesi di chiusure nell’ultimo anno. Globalmente solo lo 0,78% degli stanziamenti per gli aiuti è stato destinato all’istruzione, mentre i due terzi dei Paesi a basso reddito hanno tagliato i loro bilanci per l’istruzione dall’inizio della pandemia
 

Vaccini: il G7 e «gli avanzi» ai Paesi poveri

La discussione di ieri tra i Paesi più industrializzati non è andata oltre un aumento dei fondi per l’acquisto di dosi che non si sa quando arriveranno davvero. Intanto i dati dicono che su 200 milioni di dosi il 45% è stato iniettato nei Paesi del G7, che contano appena il 10% della popolazione globale. Mentre al WTO resta il muro sulla questione della condivisione dei brevetti
 

Padre Raju, il dono dell’India ai poveri del Brasile

Il Covid-19 a San Paolo ha portato via anche padre Raju Vandanam Koppula, missionario indiano del Pime di appena 48 anni. In Brasile dal 2006 nella favela di Jardim Itajai era stato in prima linea nel portare gli aiuti del Fondo «Emergenza Coronavirus nel mondo» della Fondazione Pime ai più poveri colpiti dal lockdown. «È un progetto di speranza per gli ultimi tra gli ultimi», aveva raccontato in un nostro video
 

Perché non vanno dimenticati i cuccioli dell’Isis

La propaganda jihadista dell’Isis, con il suo indottrinamento, ha scritto nuove, terribili pagine sull’uso dei bambini nei conflitti armati. Ed è un’emergenza che non è finita con la sconfitta «territoriale» dello Stato islamico. La testimonianza di fra Stefano Luca, frate cappuccino che ha studiato il fenomeno e le possibili risposte per togliere i figli dei jihadisti dalla propaganda di morte che grava ancora su di loro
 
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