In Papua Nuova Guinea l’emergenza legata al cambiamento climatico e allo sfruttamento delle risorse si intreccia con una crisi culturale e sociale. Viaggio nel Paese al centro del progetto della Fondazione Pime 2021
La presenza nel Paese, che fu la prima destinazione del Pime, ha oggi al centro la sfida educativa delle nuove generazioni. «In città come nei villaggi in mezzo all’oceano», spiega il superiore padre Di Lenarda
Fiji, Palau, Salomone, Samoa, Tonga, Vanuatu: sono tutte isole dove i casi di Coronavirus sono praticamente inesistenti. Ma il crollo del turismo sta aggravando una situazione che già i cambiamenti climatici negli ultimi anni stavano rendendo difficile
Paronella Park è il sogno di un emigrante spagnolo andato a tagliare canna da zucchero in Australia nei primi del ‘900 divenuto una della principali mete turistiche del Nord Queensland
Approvato dalla Camera bassa del Parlamento un disegno di legge che darebbe la possibilità alle guardie dei centri di detenzione di requisire anche i cellulari. La protesta di un richiedente asilo tamil, da sette anni in uno di questi centri: «Per favore, trattateci da esseri umani»
Bambini anche di soli 10 anni potranno continuare ad essere arrestati, condannati e detenuti in Australia. Rinviato infatti di un altro anno l’esame del ricorso che chiedeva l’innalzamento dell’età minima a 14 anni. Attualmente sono quasi 600 i bambini tra i 10 e i 13 anni dietro le sbarre e per due terzi si tratta di piccoli aborigeni
Sette anni fa iniziava l’odissea dei richiedenti asilo confinati dall’Australia su due isole in mezzo all’Oceano. Un trattamento inumano che ha provocato morte, malattie psichiche e tanti altri problemi e resta irrisolto. Padre Giorgio Licini, segretario della Conferenza episcopale della Papua Nuova Guinea, racconta qual è oggi la situazione. E rilancia l’appello: l’Australia abbandoni questa politica crudele e scelga una via d’uscita umanitaria