La prima volta di una donna presidente nell’emisfero nord dell’America. Sessantadue anni, scienziata ed esperta in politiche ambientali, l’erede politica di Obrador ha davanti a sé la sfida di costruire un Paese più giusto, libero e sovrano. Dopo le elezioni più insanguinate di sempre.
Dall’appuntamento con le urne, segnato dall’uccisione del candidato anti-corruzione Fernando Villavicendio, lo spaccato di un Paese un tempo modello e oggi divenuto crocevia della cocaina. A ottobre al ballottaggio si confronteranno un’economista erede di Correa e il figlio di un potente uomo d’affari. Intanto la popolazione ha detto «no» all’estrazione del petrolio in Amazzonia
A Città del Messico padre omar Sotelo Aguilar dirige un grande Centro multimediale in un contesto dove religiosi e giornalisti sono nel mirino della criminalità organizzata. «Ma la comunicazione può cambiare le cose», dice
Padre Omar Sotelo Aguilar, sacerdote paolino in Messico dirige un Centro di informazione multimediale diventato un punto di riferimento per le sue inchieste nel Paese al mondo dove la criminalità organizzata uccide chi fa informazione. La sua storia nella nuova puntata di “Finis Terrae”, la trasmissione realizzata da “Mondo e Missione” con la Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica
Già quattro sacerdoti uccisi sotto la presidenza di López Obrador, che aveva promesso per il Paese “abbracci non pallottole”. L’ultimo – padre Popoca – colpito pochi giorni fa nello Stato di Morelos. Padre Omar Sotelo Aguilar, direttore del Centro Cattolico Multimedial: “Mantenere vivo il ricordo e fare qualcosa prima che sia troppo tardi”
La Commissione nazionale di ricerca ha confermato l’esistenza di almeno 7 centri di esecuzione ed interramento di vittime della guerra tra le bande dei narcotrafficanti. Mentre l’ong Semáforo Delictivo denuncia: 15 dei 32 Stati del Messico sono controllati dalla criminalità organizzata
Domani a Milano a “Tuttaunaltrafesta” l’intervento di padre Alejandro Solalinde, prete coraggio sulla frontiera più calda dell’America Latina. «I signori del narcotraffico vedono la realtà in termini di possibile guadagno. Tutto è merce per loro, incluso l’essere umano. Perché racconto questo mi vogliono morto»
Il dato agghiacciante dell’International Institute for Strategic Studies: nel 2016 sono state 23.000 le persone uccise nel Paese. Un dramma dimenticato di cui al Pime di Milano domenica 21 maggio parlerà padre Alejandro Solalinde, candidato al Premio Nobel per la pace